Pelagus

Ricordando Michele Ladogana

È dalla fine degli anni ’60 che la Galleria Michelangiolo inizia il suo percorso nelle attività culturali tranesi. Allora un coraggioso amante dell’arte, un appassionato poneva le basi per quella che oggi è un’eredità culturale ed artistica di grande valore. Il suo nome era Michele Ladogana. E’ proprio a lui che viene dedicato questo evento, organizzato dalla sua famiglia ed i suoi due amici nonché creativi, artisti in mostra: Mario Colonna e Michele Paloscia.

Nel nostro secolo i mass media, la pubblicità e l’economia applicata all’arte declassano il ruolo ed il valore della pittura. Mario Colonna e Michele Paloscia , al contrario, ne esaltano le qualità emozionali ed estetiche cercando di riconciliare, tra virtuosismi cromatici e vedute marittime, il rapporto tra Uomo e Natura. Da qui parte il tema del mare presentato oggi nella mostra Pelagus: senso di libertà, forza, calma, bellezza, sensazioni infinite per infinite interpretazioni.

L’obiettivo dell’evento è quindi riavvicinare il visitatore al vero senso dell’arte, a quel desiderio di sublime che solo la mimesi naturalistica può donare. Artisti come Colonna e Paloscia ci aiutano a riconoscere ed a ricevere quell’amore per l’arte che Michele Ladogana aveva e che ha trasmesso alla propria famiglia.


Artisti

Renzo Galardini

Opere in mostra

Lo spettatore che osserva la pittura di Renzo Galardini entra in un mondo in cui l’abilità tecnica e la fantasia si fondono in un inganno surreale. I suoi quadri raccontano allegorie, giochi infantili, cavalli, tartarughe, burattini e ghirlande. Con essi l’artista esprime i propri valori sociali e morali, rendendo la sua pittura colta e densa di significati. L’essenza del reale è narrata nelle ambientazioni fiabesche, spazi in cui l’artista è un burattinaio che stringe con esili fili la sua stessa pittura. Le sue figure sono morte tessili e cartacee, di grande raffinatezza ed eleganza.


Galardini è un indiscusso protagonista nel panorama artistico italiano ed europeo. I suoi chiaroscuri, il disegno, la dedizione alla creazione sono componenti che rimandano a tempi lontani, in cui l’incisione veniva considerata alta espressione dell’operato artistico.

La galleria d’arte Michelangiolo propone una selezione dei suoi dipinti più intensi e pregni di significato, nei quali lo spettatore si perde e sogna.


Artisti

Jara Marzulli

Il mondo artistico moderno con le sue manifestazioni fiere, biennali, mostre, sembra da qualche anno avvertire una grande e drammatica assenza. Questi eventi pur nella loro diversità tendono a mettere in scena l’eutanasia della pittura trattata come genere residuale o simbolo di un passato da cancellare. 

L’entusiasmo e l’interesse che ho provato quando ho conosciuto le opere di Jara Marzulli sono la conferma che la pittura può ancora emozionare. I dipinti di Jara portano alla tradizione della nostra storia dell’arte: la conoscenza dell’anatomia, il colore, la luce, il tema mai banale, conducono al racconto costante di un dialogo interiore. La ricerca dedicata al ritratto e al nudo è lo specchio del suo talento è la difesa, tra le nuove generazioni di artisti, del valore della pittura come linguaggio ancorato alla tradizione della figurazione.

Il costante gioco tra verità e finzione  approda nei sensuali ritratti di modelle in cui il corpo ostenta il sesso ma dove il centro del dipinto è altrove in un dettaglio quasi nascosto: una mano un occhio, un fiore. I suoi dipinti danno la sensazione che la verità della percezione è messa in dubbio, prevale quasi sempre l’ambiguità dello sguardo. Quando incontri Jara e ci parli si ha quasi la convinzione che abbia intrapreso un corpo a corpo con la pittura: precisa , dolorosa, inquieta ma anche soave ed elegiaca, un costante confronto tra percezione e realtà dove non interessano i canoni della bellezza classica o che il soggetto sia uomo o donna, alto o basso, magro o grasso.

Le difficoltà dello studio del corpo le impone una disciplina ferrea un impegno costante e quotidiano che trova le sue radici nell’esercizio del disegno, l’analisi del segno è la base fondamentale per costruire il proprio vocabolario pittorico. L’estetica del corpo sembra espressa nei suoi colori usuali ma in realtà è costituita dall’esplosione di tutta la tavolozza pittorica: riuscire a rappresentarla è una sfida enorme, un gioco che non finiamo

Fulvio Del Vecchio

Tra etica ed estetica

Cinquant’anni di carriera nel ramo della pittura per Fulvio Del Vecchio, pittore tranese noto nel Mezzogiorno. Per l’occasione il Nostro amico e pittore ha deciso di festeggiare con una mostra presso la galleria Michelangiolo. La personale, che racchiude le opere più significative dell’artista tranese, rivisita e ripropone al pubblico i soggetti cari spesso e volentieri apparsi nelle sue raffigurazioni: paesaggi, resti architettonici, angoli di Trani, il viandante pellegrino, nudi e marine.

L’etica nel messaggio di conforto per l’uomo nelle difficoltà della vita: un uomo sempre salvato dalla natura che in Fulvio è senz’altro benigna, salvato dalla Fede e dallo spirito materno della donna. L’estetica è invece rappresentata dai colori vivaci o sfumati e dai contorni morbidi. 


Artisti

Eccellenze artistiche

Palma il Giovane, Giaquinto, De Nittis e Cifariello

A partire dal 27 Novembre e fino al 15 Dicembre, presso il ‘Centro d’arte Michelangiolo’ saranno esposte le opere di pittori di eccellenza: Palma il Giovane, Giaquinto, De Nittis e Cifariello. Grandissimi nomi dell’arte classica per un evento unico nel territorio pugliese, incorniciato nella galleria più antica della città, sullo sfondo della Cattedrale e del centro storico di Trani.


L’obiettivo della mostra è quello di preservare l’Arte non solo come curiosità ma come prodotto di civiltà che perdura nel tempo.


La ricerca artistica è fervidissima, così come lo spirito, il pensiero e la cultura sono tutti impegnati affinché la Luce dell’Arte vinca l’oscurità di questo periodo. E’ proprio con questi ideali che nasce la mostra ‘Eccellenze Artistiche’, volgendo lo sguardo verso il passato, ai grandi dell’Arte classica, recuperando tradizioni dimenticate ma che costituiscono fondamenta per il presente.

TRAME di Raffaele Ferrero

INAUGURAZIONE 9 Luglio ore 19:30

Chi vive in Puglia ama le luci e le atmosfere incantate delle notti estive. Conosce le suggestioni di certi crepuscoli che manifestano nei rossi incredibili sfumature viola e blu. Chi vive in Puglia ricorda il valore dell’azzurro del cielo, del verde e del giallo splendente.
Raffaele Ferrero dipinge le suggestioni di questi colori nelle sue trame e tracce grafiche che delineano la sua linea espressiva e traducono il suo senso cromatico oltre che la sua visione spaziale. Si tratta di una pittura vissuta nel gioco geometrico tra fantasia e razionalità, attraverso un mezzo mai accidentale, velato all’origine ma controllato nell’intera composizione.
Ferrero vive la sua arte come esperienza fisica oltre che pittorica e culturale; la combinazione tra mondo emozionale e creativo è completa e totale. I suoi quadri diventano vita vera e vibrante. Il prof. Mongelli, durante la presentazione di una sua mostra, espresse perfettamente tale concetto: l’arte in quanto luogo di liberazione, esposizione e trasformazione aiuta a vivere facendoci vedere le modificazioni della realtà. Trasformazioni, quindi, che se riferite all’artista Ferrero si esplicitano nell’ambito acclamato di astrattismo geometrico.

A partire dal 9 Luglio e fino al 24 Luglio, Raffaele Ferrero esporrà i suoi dipinti geometrici presso il Centro d’arte Michelangiolo sito a Trani in via Giovanni Bovio 186 in forma totalmente gratuita con i seguenti orari:

lun-ven: 17,30-20,30
sab-dom: 10,30-12,30 17,30-20,30

La natività nell’arte

Mostra d’arte contemporanea

La Natività è un momento che ha mutato la storia dell’umanità segnando tendenze religiose ma anche artistiche. Quello della nascita di Cristo è sicuramente uno dei temi maggiormente raffigurati nella storia dell’arte: pittori e artisti di ogni genere si sono succeduti nei secoli rappresentando la Sacra Famiglia in suppellettili, pale, tele. Giotto, Botticelli, Caravaggio sono solo alcuni dei grandi che hanno fornito la propria interpretazione di questo momento magico.Dal 2 al 18 Gennaio vi proponiamo le opere degli artisti del territorio, che reinterpretano il momento in cui Cristo diventa luce che illumina il nostro futuro.

Espongono:

Carlo AZZELLA
Luigi BASILE
Paolo DESARIO
Antonio GIANNINI
Antonio LAURELLI
Ferruccio MAGARAGGIA
Giuseppe MARINOSCI
Massimo NARDI
Pino NAVEDORO
Giuseppe RICCARDI
Angela SANZARI
Domenico SCARONGELLA
Nicola TULLO
Alfredo VERDELOCCO

Balla, Castellani, Lewitt e tanti altri

Opere di:

BALLA, LICHTENSTEIN, WARHOL, LEWITT, CHRISTO, LEVERETT, BEUYS, CASTELLANI, HALLEY, NAUMAN E FERRERO.

Dal 3 al 30 Dicembre 2022 – PROROGATA fino al 6 Gennaio

Per sua natura l’arte contemporanea suscita curiosità e fascino nello spettatore nonostante la sua non facile comprensione. Il suo linguaggio è forte, potente, straripante e pieno di energia spesso difficile da catalogare, definire e circoscrivere data la sua natura evolutiva e trasformista che insegue velocemente la vita d’oggi. Attraverso suggerimenti di interpretazione il Centro d’arte Michelangiolo inaugura questa mostra dove esporremo opere di Lewitt, Balla, Lichtenstein, Warhol e tanti altri. Proveremo a fornire una chiave di lettura nella foresta di segni, immagini , oggetti e parole in cui l’arte contemporanea vive e si tramuta. Il principale intento è allontanare lo spettatore dalla dimensione quotidiana e farlo immergere in una realtà diversa dove provare emozioni inaspettate. Con questa esposizione si vuol dare ai visitatori un punto di vista differente ma che permetta di mettere a fuoco le proprie sensazioni e passioni.

La mostra si terrà presso il Centro d’arte Michelangiolo sito a Trani in via Giovanni Bovio 186 in forma totalmente gratuita con i seguenti orari:

lun-ven: 17,30-20,30
sab-dom: 10,30-12,30 17,30-20,30

Info & Contatti:

via Giovanni Bovio, 186 – Trani
tel: 340 1541925
c.d.artemichelangiolo@gmail.com

Occhio sinistro – fotografie di Marco Messa

Gli occhi
Il destro s’ illumina dietro l’obiettivo fotografico.
Il sinistro si chiude, comincia un viaggio fatto di suoni, profumi, sensazioni e ricordi, percorre strade oniriche dove la natura e le cose non hanno bisogno di nomi per esistere. La forzata utilità dell’ umano svanisce per lasciare posto allo
stupore sopito nelle nostre ancestrali emozioni.

Mostra d’arte fotografica che espone gli scatti di Marco Messa.
Prefazione di Alessia Venditti.